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Per Aspera Ad Veritatem n.24
I Servizi segreti delle SS. Nascita ed evoluzione, difficoltà e successi di una delle organizzazioni spionistiche più professionali e temibili del mondo.

Edmund L. Blandford - Newton & Compton Editori, Roma, 2001



L’Autore del libro, nato a Londra nel 1928, in forza per tre anni alla Royal Air Force, ha pubblicato, a partire dal 1993, diversi saggi in tema di guerra.
Questo volume, suddiviso in 16 capitoli, presenta in stile di cronaca episodi inediti riguardanti il servizio segreto della Germania nazista e le sue manovre per conseguire l’espansione in Europa secondo il disegno di Hitler, iniziando dalla ricolonizzazione delle nazioni “subumane” dell’Est. Nella sua brama di dominio, Hitler intuì che per potersi espandere doveva in primo luogo conseguire il controllo assoluto della Germania. Aveva cioè bisogno di un servizio di spionaggio forte ed efficiente. Individuò in Heirich Himmler, suo fedele seguace, l’uomo destinato a compiere questo gravoso incarico. Himmler aveva bisogno di uomini preparati, una super-élite che facesse questo lavoro. Assunse Heydrich, suo braccio destro, a metà giugno del 1931, consegnandogli documentazione sui vari membri del Partito e capi delle SA da osservare.
La figura di Heydrich spicca in primo piano nel libro, essendo stato lui il vero creatore del Sicherheitsdienst (SD), il servizio di sicurezza delle SS.
I servizi di sicurezza nazisti erano in effetti inizialmente tre: SD, Abwehr e Gestapo. Con compiti ben delineati, convergenti nell’attività principale di difesa dello Stato e della Wehrmacht (le forze armate). Il Sicherheitsdienst era il servizio di sicurezza delle SS e si occupava di spionaggio politico di fonte straniera; l’Abwehr, diretto da Canaris, si occupava di controspionaggio militare all’estero e proseguiva nell’opera di controspionaggio in Germania. La Gestapo si occupava esclusivamente degli arresti ed era la più spietata tra tutte le forze di polizia del Terzo Reich. Esistevano, inoltre, un servizio di spionaggio privato di Goring (Forschungamt), l’Ufficio di spionaggio di von Ribbentrop al Ministero degli Esteri, l’Ufficio politico Estero del Partito, le spie di Goebbels. Alla Gestapo tutto era permesso, dall’arresto alla tortura, l’uccisione e l’invio nei campi di concentramento. Successivamente Himmler assunse il comando della polizia, prendendo in consegna l’archivio da dove ricavò i nomi degli informatori per il proprio uso. Installò le proprie spie nei Dipartimenti della Polizia Segreta. Cercava spie superiori ai normali informatori della polizia per poter controllare i nazisti nei circoli politici e militari “giusti”, inclusi quelli del Partito. Si installarono Uffici della Gestapo nelle polizie locali (come a Berlino) di tutta la Germania, per rimpiazzare i ristretti reparti della polizia politica. Le vecchie forze di polizia dei Lander vennero assorbite da Himmler con comandanti delle SS poste a capo delle rispettive polizie. Himmler assunse contemporaneamente la direzione e l’amministrazione dei campi di concentramento. Si innescò una lotta di potere tra le polizie e il risultato fu che queste si spiavano l’una con l’altra: la Gestapo in espansione spiava i capi e le SS, mentre il SD spiava tutti. Nell’aprile del 1934 Himmler divenne formalmente capo della Gestapo e il suo protetto Heydrich divenne dirigente capo. Ogni forza di polizia venne infiltrata da agenti sotto il loro controllo.
Riferisce l’Autore che la rete spionistica del SD esordì modestamente perché operava come attività secondaria, ma presto progredì e negli anni ’30 disponeva di circa 3000 persone e forse 100.000 informatori. Come la Gestapo, assorbì sia intellettuali che bruti. Come la Gestapo, riuscì ad infiltrare ogni angolo della vita tedesca allo scopo di difendere lo Stato nazista. Venne coinvolta in molte operazioni di espulsione e eliminazione degli ebrei. Sin dall’inizio il SD e la Gestapo si erano proposti di travolgere qualsiasi legge precedente.
L’Abwehr, servizio di controspionaggio militare, svolgeva operazioni che si limitavano solo al continente europeo, a differenza del MI6 inglese o l’FBI americano. Inizialmente era semplicemente un dipartimento del Ministero della difesa, ma si sviluppò con il nuovo regime, il Terzo Reich, quando gli furono assicurati fondi sufficienti per mettere in piedi un’organizzazione più vasta. Con la riorganizzazione, dopo il 1938, conseguì una maggiore dimensione quale gruppo indipendente di più dipartimenti, con tre divisioni impegnate a raccogliere dati di carattere militare relativi ad altri paesi.
Nel 1944 l’Abwehr cessò di esistere come servizio autonomo, venne praticamente assorbito dal SD.
Emerge dal libro che la storia dei servizi segreti tedeschi di Hitler in fondo è la storia dei suoi due fondatori, Canaris per il servizio militare e Heydrich per quello interno. Heydrich fu sempre contro Canaris, la sua SD contro l’Abwehr ed i due spesso e volentieri entravano nell’ambito delle competenze dell’altro, ingannandosi sia su questioni politiche che militari, in patria e all’estero. Heydrich dal 1942 scoprì delle intrusioni dell’Abwehr in informazioni interne, nonostante l’accordo di non intromissione tra i due servizi segreti, però non fece nulla, aspettando un suo trionfo finale sul “Vecchio Testabianca”, mai avvenuto comunque, data la sua morte prematura.
La Gestapo invece penetrava ovunque, si sospetta si occupasse anche di spionaggio all’estero. L’intero apparato poliziesco di Hitler era impegnato contro lo stesso nemico degli inglesi, il Comintern sovietico, cioè l’Internazionale comunista. Ironia della sorte, la cooperazione con i sovietici, prima della guerra, consentì ai tedeschi di sperimentare e aggiornare la loro tattica di guerra-lampo terrestre e aerea, che venne usata contro l’Unione Sovietica nel 1941.
In conclusione, l’Autore osserva che l’organizzazione dei Servizi informativi nazisti è un po’ la metafora del regime, "la dispendiosa assurdità dei tre Servizi nazisti che lavoravano per la sicurezza è la dimostrazione del modo confuso in cui Hitler aveva organizzato il suo regime".



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